Convivenza tra cani e altri animali
Capita spesso che i cani non siano gli unici ospiti di casa e che debbano convivere con altri animali
Dai gatti, ai conigli, a varie ed eventuali creature più esotiche o il classico canarino. La convivenza con altri animali è possibile, ma non sempre una passeggiata, vediamo insieme quali sono gli aspetti da valutare.
Il cane e la convivenza con roditori e conigli
Per quanto tendiamo a non ricordarlo, soprattutto per alcune razze o individui, il cane resta un predatore, molto adattabile al divano e alle comodità di casa, ma pur sempre un predatore, quindi di partenza, la convivenza con delle prede naturali può risultare più difficile.
Quindi occorre tener presente che cavie, conigli, cincillà, cani della prateria, ratti,… sono prede nell’ambiente naturale. In linea di massima, se il nostro quadrupede è un cane da caccia o con un alto predatorio la convivenza è quasi impossibile perchè il cane tenderà a rincorrere, prendere e giocare con il roditore e anche un piccolo morso o solo una zampata di un cane di taglia grande può causare gravi lesioni. E dobbiamo anche considerare lo stress del nostro piccolo amico, una preda in presenza di un predatore tende comunque a stressarsi e ad avere paura.
Nel caso di cani di indole tranquilla o animali molto giovani la convivenza con roditori è possibile, se saremo in grado di supervisionare e mediare ogni conoscenza reciproca, prima attraverso una gabbia a maglie fini e con la possibilità per il roditore di nascondersi in una tana o in un luogo riparato (luogo che dovrà comunque essergli garantito anche in futuro).
Il cane e la convivenza con il furetto e altri predatori
Non è inusuale e ormai il furetto ha preso davvero piede in casa come PET, animale addomesticato da circa 2.000 anni ed utilizzato per stanare topi e conigli è, negli ultimi decenni, diventato a tutti gli effetti un animale da compagnia.
Cosa cambia rispetto ai roditori? Anche il furetto è un predatore e difficilmente il cane lo vedrà come una preda, anzi spesso tenderà persino ad averne paura. Tuttavia, anche considerando l’indole e l’età del cane, sarà bene prestare attenzione alla differenza di taglia. Un cane di taglia medio/grande dovrà poter conoscere il furetto prima attraverso una gabbia o un trasportino, in modo che il piccolo furetto sia tutelato in caso di imprevisti e dalla reazione del cane possiamo valutare quando farli conoscere di persona (se il cane ringhia o cerca di attaccare il furetto meglio evitare il contatto diretto).
Piccola curiosità: il furetto è un animale temerario, difficilmente scappa davanti a situazioni di pericolo, quindi la probabilità che un furetto arretri dinnanzi ad un cane, anche grande, è piccola; nel caso di paura in genere il furetto tende a reagire con aggressività; potrebbe quindi tentare di mordere il cane. Evitate che ciò si verifichi.
Il cane e la convivenza con il gatto
“I cani hanno un padrone, i gatti uno staff” (Kurt Tucholsky).
È abbastanza vero, ed è evolutivamente rintracciabile la ragione di questa differenza. L’uomo ha ricercato la vicinanza del cane fin dall’antichità come principale aiuto nella caccia e nella difesa del territorio, il gatto si è avvicinato spontaneamente all’uomo per usufruire di vantaggi quali abbondanti colonie di topi vicino alle discariche umane. Solo in seguito l’uomo ha visto ben altro nel piccolo felino e ha tentato di addomesticarlo. Cane e gatto quindi non condividono lo stesso tempo di convivenza con l’uomo e il gatto resta più indipendente nell’anima e nei comportamenti di specie. Questo aspetto, e la profonda differenza comunicativa tra cane e gatto portano a dover prestare molta attenzione alla loro convivenza, che è possibile, ma che spesso è determinata più dal carattere del felino che non dalla nostra volontà (o quella del cane di farsi amare anche dal gatto).
I cani spesso sono più facili da educare che i gatti quindi si lavora con loro nella speranza che il gatto arrivi a tollerare e forse voler bene anche al lui. Occorre fissare delle regole per il cane come il fatto che i gatti sono amici e non devono mai essere inseguiti e più amichevolmente il cane si riuscirà a rapportare con il gatto, meglio si intenderanno tra loro.
Fa in modo poi che ognuno abbia un suo spazio anche separato dall’altro:la cosa più semplice spesso è dividere i due ambienti. I primi giorni i due animali non dovrebbero essere in contatto e potrai portare a uno le coperte e i giochi dell’altro dando loro la possibilità di abituarsi all’odore dell’animale estraneo. Quando poi avverrà il contatto, tieni il cane al guinzaglio e che il gatto abbia la possibilità di andarsene (evita che uno dei due o entrambi siano nel trasportino, non devono sentirsi obbligati in quella situazione). Con questi accorgimenti, se l’indole di entrambi lo permette, potrebbe nascere una buona convivenza e anche una bella alleanza!
Regole generali per la convivenza del cane con altri animali
Ogni volta che si inserisce un nuovo animale in una famiglia in cui è presente un cane, occorre che quest’ultimo non si senta messo da parte od abbandonato. Occorre che i padroni abbiano maggiore attenzione verso il cane piuttosto che verso il nuovo pet inserito, il cane deve accoglierlo come membro del branco e non come nemico che gli “sottrae” l’affetto del padrone.
Con un cucciolo è tutto più facile, per questo è consigliabile a chi voglia ospitare in casa diversi animali domestici, di far abituare fin da subito il cane alla presenza di altri coinquilini, portandolo nel primo periodo di socializzazione a conoscere quanti più animali possibili. Con un cane adulto, dovremmo avere molta più attenzione su tempi e spazi di questa convivenza.
In generale ricordiamoci che la presentazione del nuovo ospite dovrà essere un’esperienza piacevole e serena, noi dovremo essere tranquilli e far sì che tutto sia il più piacevole possibile per tutti.