Cane animale sociale

Il cane è un animale sociale, ma cosa vuol dire?

Anche noi siamo animali sociali, quindi cosa abbiamo in comune con i nostri amici a quattro zampe? La capacità e la volontà di vivere in gruppo, eppure ogni specie sociale, dal delfino, al gatto, al topo, ha il suo stile. Scopriamo insieme quello del cane. 

 

Il cane, animale sociale, vive di collaborazione

Ovvero? Per il nostro cane lo stare insieme è tutto, ma in primis, è un momento di collaborazione, un momento in cui fare cose insieme, dall’esplorare un luogo nuovo, al dormire abbracciati. Questo tratto deriva un po’ dal suo antenato comune e un po’ dal lungo processo che ha trasformato questo antico lupo nel compagno di avventure che dorme pancia all’aria sul divano. 

Per i lupi il branco è sopravvivenza, è vita, la socialità è accudimento della prole, difesa del territorio e nella complessa attività della caccia ha il suo massimo risultato. Questa tendenza a collaborare si è poi mantenuta nel cane, ma ha cambiato soggetto… si è spostata sull’uomo! Perché proprio l’uomo ha favorito una selezione – e una convivenza – con i soggetti che collaborano maggiormente con lui, arrivando poi a selezionare le tantissime razze e tipologie che noi conosciamo. 

Il cane, animale sociale, vive del gruppo

Per il cane la famiglia è una squadra, un po’ come se senza non potesse essere davvero completo, anche per quegli individui con un’alta autonomia. Il suo essere sociale gli permette di vedersi perfettamente come parte di un progetto comune e quindi, ogni cosa che si fa o si propone, è fatta per la comunità. Il cane, in quanto animale sociale quindi pensa se stesso in modo collettivo, cioè sente che il proprio umano, il gatto di casa, il migliore amico al parchetto, sono parti di se stesso! È un tratto profondamente interessante da conoscere, perchè cambia prospettiva su tantissimi suoi comportamenti! Il suo essere parte del gruppo, del branco, della famiglia è qualcosa di così profondo che noi umani facciamo fatica a comprendere pienamente.

 

Il cane, animale sociale, non può vivere da solo

Abbiamo visto come il gruppo non è qualcosa che il cane sceglie, è qualcosa che lo definisce, perchè lui si sente completo solo all’interno della sua famiglia, si sente vivo e appagato solo collaborando e vivendo esperienze insieme. Ecco quindi che si apre una finestra importante sulla questione della solitudine. 

Per il cane la solitudine protratta nel tempo è sofferenza dato che egli vive di relazioni e di esperienze condivise. Facciamo un classico esempio: il cane in giardino. Quanto cambia, pensare ora al giardino come luogo di vita del cane o luogo in cui giochiamo insieme? Cambia tutto! A un cane solo viene a mancare il senso stesso della vita, e non ci stiamo andando giù pesanti! Spiegato così i ripetuti tentativi di fuga di cani che vivono soli in giardino, vivono una situazione innaturale e tentano semplicemente di creare relazioni, di avere un contatto con altri esseri, di collaborare e condividere. 

Il cane, animale sociale, quando è davvero felice?

Quando vive con il suo branco, con la sua famiglia, quando ne condivide gli obiettivi, quando collabora al loro raggiungimento mettendo a disposizione di tutti le sue capacità. Un cane felice è parte del tutto. Un cane felice è quando la sua libertà non è misurata in metri quadrati di casa o giardino a disposizione, ma è determinata dalle esperienze che vive con la sua famiglia. 

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